Per esercitare la professione di psicologo è innanzitutto necessario conseguire una laurea in psicologia frequentando corsi della durata legale complessiva di 5 anni per la carriera tradizionale oppure di 3 per il titolo di dottori in tecniche psicologiche; in entrambi i casi viene offerta agli studenti la possibilità di scegliere l' indirizzo di studio in cui specializzarli una volta superati i primi esami fondamentali.
Il conseguimento della laurea conferisce il titolo di dottore in psicologia, ma non consente l'esercizio della professione che è vincolato all'iscrizione all'Albo.
In ragione di ciò terminata l'università è previsto un tirocinio pratico della durata di un anno, nel corso del quale il futuro psicologo è affiancato da uno psicologo professionista; al termine è possibile iscriversi all'esame di Stato il cui superamento conferisce l'abilitazione professionale e quindi l'accesso all'Albo degli psicologi.
L'Albo degli psicologi è stato istituito alla fine degli anni Ottanta (con la legge 56 del 18 febbraio 1989) e, come accade in altri ambiti professionali, in seguito alla riforma universitaria di inizio millennio è stato suddiviso in due parti.
Nella sezione A sono, infatti, presenti gli psicologi che abbiano conseguito una laurea quinquennale e nella sezione B i laureati triennali, in passato chiamati anche psicologi iunior ed oggi dottori in tecniche psicologiche.